Una società progetta il proprio futuro sostenendo anche la procreazione,
l'educazione dei figli e la famiglia, ovvero garantendo la flessibilità del
tempo di lavoro.
Garantire il lavoro per sconfiggere la discriminazione
In Italia procreazione è ancora oggi sinonimo di discriminazione nelle aziende.
In questo periodo di flessibilità a senso unico, la legge sulla maternità
rappresenta l'unico baluardo, almeno sulla carta, dei diritti per la procreazione e
l'adozione.
Per sconfiggere l'inciviltà di chi calpesta questi diritti occorre ampliare
le garanzie.
MARTINA 36 anni
Alla prima maternità , in servizio da quindici anni presso un’azienda informatica di 800 dipendenti a dimensione nazionale; prima del rientro viene trasferita in altra sede, - a 50 km da casa - dove erano già state trasferite altre lavoratrici per spingerle alle dimissioni.
DANIELA 31 anni
Da sei anni lavora presso una catena operante in diversi centri commerciali; al rientro dalla maternità viene trasferita in altra sede, molto lontana.
Si è dimessa, ennesima vittima della politica di questa azienda verso le dipendenti madri; è stata penalizzata anche con la trattenuta per il mancato preavviso.
Tutelare il rientro nella stesso luogo di lavoro
Estendere il periodo di tutela, prevedendo anche il divieto di trasferimento almeno fino alla scadenza dei 12 mesi dal rientro.